DESCRIZIONE DI CARATTERE STORICO ARTISTICO RELATIVA ALL’OGGETTO
Il parco Padulli si estende per una superficie di oltre 20.000 mq; è gravato da vincolo monumentale ai sensi della parte seconda del Decreto Legislativo 42/2004 - Codice dei beni culturali e del paesaggio per la tutela dei beni di interesse storico artistico di proprietà pubblica - essendo inglobato in un unico compendio denominato “Villa Padulli” di proprietà del comune di Cabiate.
Le prime notizie sui Padulli risalgono al secolo XIII. Nel Seicento Giulio Padulli divenne Sindaco e notaio generale della città di Milano mentre nel secolo successivo la Famiglia ottenne il titolo di Conte appoggiandolo al feudo di Vighignolo (1747); a partire dal 1752 i Padulli furono cooptati nel patriziato milanese, si imparentarono con le famiglie Borromeo e Melzi d’Eril, scelsero infine Cabiate come propria residenza ufficiale.
Nella prima metà dell’Ottocento Giulio commissionò la costruzione di una villa in stile tardo neoclassico a fianco della quale fu edificata intorno al 1860 un’ala destinata ai servizi e alla servitù. Furono soventi ospiti il conte Mellerio, Antonio Rosmini e Alessandro Manzoni.
In particolare, il progetto si concentra sul recupero e valorizzazione dell’antico viale sul versante meridionale, già esistente nel Catasto Teresiano, quale percorso di collegamento storico tra la piazza della vecchia chiesa parrocchiale del XVII secolo - ora Santuario di Santa Maria Annunciata - e la sommità del colle di Cabiate sul quale sorgeva la costruzione storica di Villa Padulli.
In epoca romantica l’antica strada fu inglobata nel parco monumentale dando a tutto l’assetto del versante una geometria e una piantumazione tipica dei parchi ottocenteschi all’inglese che oggi rende il viale un percorso suggestivo di rara bellezza che evoca una galleria tra alberi secolari